Jazz in Bo 2023

Descrizione Evento

Settembre 19, 2023

Bologna può fregiarsi di un passato e di una tradizione musicale, ancora vivi e presenti tutt'oggi, equiparabili solo a quelle di poche altre città in Europa. Per questa ragione la nostra città è stata dichiarata dall'Unesco Città creativa della musica. Un ruolo particolare in questo panorama spetta al jazz. Fin dagli anni ’60 Bologna era una delle mete preferite da grandi artisti come Miles Davis, Gerry Mulligan, e tanti altri che si sono succeduti nella grande arena dell’allora Palasport, oggi PalaDozza, grazie all’intuizione di Alberto Alberti che con il Festival del Jazz di Bologna fece della nostra città un punto di riferimento a livello internazionale. Il jazz è sempre stato nel cuore dei bolognesi, con la band di Nando Giardina che ha fatto conoscere il Lucio Dalla clarinettista, con le incursioni di Renzo Arbore e di tanti pionieri di una musica a quei tempi considerata per pochi appassionati. La tradizione jazzistica ha poi avuto una grande ripresa agli inizi del 2000, grazie ai numerosi locali che hanno fatto di Bologna una piccola New York nel cuore dell’Emilia Romagna. La rinascita del Bologna Jazz Festival ha poi definitivamente riportato Bologna nell’olimpo del jazz in Italia.Tutto ciò ha fatto sì che oggi siano numerosi i musicisti che vivono il jazz come la loro musica di elezione, permettendo anche a moltissimi giovani di avvicinarsi a questo genere musicale particolare che consente una grande possibilità di improvvisazione e di espressione artistica per i singoli, all’interno di un ensemble univoco e perfettamente amalgamato.I fotografi Ivano Adversi e Guido Samuel Frieri intendono con il loro lavoro evidenziare questo stretto connubio, riprendendo i musicisti bolognesi in luoghi iconici e suggestivi della città. Luoghi che rappresentano il cuore pulsante di Bologna, come lo è il ritmo della musica jazz.Il risultato non è una semplice serie di ritratti in diversi spazi cittadini ma, tramite immagini di impatto emotivo, costituisce una sorta di colonna sonora visiva per Bologna, che mette in luce la presenza degli artisti all’interno del capoluogo emiliano e la loro creatività, mostrando al contempo la vita e l’architettura della città.I luoghi che hanno fatto da sfondo a da quinta ai jazzisti vanno da grandi palazzi storici come Palazzo Davia Bargellini, Palazzo Malvasia Palazzo Isolani ai famosi musei come Il Museo Civico Medievale o il meraviglioso Museo Tagliavini nell’oratorio di San Colombano. Non mancano luoghi iconici di Bologna. Dalla vecchia “gabbia del leone”, oggi restaurata e trasformata ai Giardini Margherita, alla Montagnola, dal mitico PalaDozza, dove il Bologna Jazz Festival ha conosciuto gli anni d’oro dei grandi concerti internazionali, al piccolo ma prezioso Teatro del ‘700 di Villa Mazzacorati. Anche i jazz club bolognesi quali Cantina Bentivoglio e Camera jazz & music Club si sono prestati come set fotografici per gli scatti.

Ivano Adversi attualmente fa parte di un gruppo di fotoreporter e ricercatori principalmente orientati al reportage sociale, antropologico e naturalistico.
Volumi fotografici pubblicati: Destini incerti Animali ed ambienti da salvare per sopravvivere insieme (Edizioni Calderini) Il respiro del fiume (Edizioni Calderini)Reno Memoria di un fiume (Provincia di Bologna) L’Oratorio di Santa Maria della Vita (Costa edizioni) Buonanotte Suonatori, luoghi e protagonisti del jazz a Bologna (Minerva edizioni) Terre di libertà - i volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafie (Minerva edizioni) I Luoghi dell’Industria – fra trasformazione urbana e abbandono (Socialmente edizioni)Perfetta solitudine. In morte di Pier Paolo Pasolini (Libro d’autore Ediz Pendragon)Une guitare itinerante Il jazz manouche tra Francia e Italia(Alliance Française)BELLA IMPRESA! Storie di lavoro e ordinario coraggio (Archivio Pedrelli)A misura d’uomo Borghi dell’Appennino tra vita e abbandono (Regione Emilia Romagna)I Portici di Bologna Patrimonio di cultura e identità (Minerva Edizioni)Numerose le mostre, in Italia ed all'estero (Cina, Francia, Spagna, Inghilterra, Russia)Esperto di applicazioni multimediali, nell’ambito di Bologna2000, su progetto di Nino Migliori, ha partecipato all’organizzazione di Bologna s’immagina, per la quale è stato tra gli autori della multivisione presentata nella Chiesa di S.Mattia.È fra gli organizzatori dello spazio espositivo QR Photogallery, a Bologna.Ha collaborato con Pino Ninfa, Claudio Marra, Nino Migliori, Giorgio Celli, Andrea Samaritani, Graziano Campanini e altri.



Guido Samuel Frieri nasce a Urbino nel 1977, sin da giovanissimo inizia il suo percorso creativo frequentando le prestigiose scuole artistiche della sua città natale. Percorso che lo porta a diventare direttore creativo presso diverse agenzie pubblicitarie e autore di spot Tv e campagne ADV per clienti nazionali e internazionali. Contemporaneamente si appassiona alla fotografia e con essa inizia a ritrarre in pellicola la realtà che lo circonda, con uno spiccato senso di umanità e delicatezza. I volti immortalati nelle sue fotografie ritraggono eroi quotidiani che trovano così il modo di esprimere emozioni, paure, desideri. Condividere storie per raccontare il mondo, è questo il compito che Guido Frieri si sente chiamato a svolgere e che porta a compimento attraverso il mezzo fotografico. Sguardi, espressioni e gesti, eternamente fissati nei suoi scatti, svelano persone le cui esistenze sono il riflesso della società moderna. Dopo l’esperienza in Brasile che nel novembre del 2019 lo ha portato a ritrarre i Meninos de Rua, ovvero i bambini di strada, lo scorso aprile si è recato in Ucraina per fornire una testimonianza fotografica del dramma dei profughi in fuga dalla guerra.La macchina fotografica diventa lo strumento con cui rivelare una realtà dove l’essere umano, pur muovendosi in situazioni umanamente insostenibili, non soccombe né perde la sua fierezza.

Dettagli dell'evento

  • Luogo Evento: Comune di Budrio - Sala Rosa. Via Marconi 3/b
  • Orario Apertura: 30 settembre - 1 Ottobre; 7-8 ottobre; 14-15 ottobre. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18:30
  • Fotografie: Ivano Adversi, Guido Samuel Frieri
  • Info Evento: Inaugurazione 30 settembre ore 17
Letto 156 volte Ultima modifica il Lunedì, 13 Novembre 2023 11:08