I Portici - Patrimonio di cultura e identità

I portici di Bologna rappresentano un importante patrimonio per la città e ne sono simbolo insieme alle numerose torri. Non esiste al mondo un'altra città che abbia tanti portici quanto Bologna.

Tutti insieme i porticati misurano più di 38 chilometri di lunghezza solo nel centro storico, raggiungendo i 53 km con quelli fuori porta. È per questa ragione, per la loro rilevanza artistico-culturale, che i portici bolognesi sono un bene che è riuscito ad ottenere la candidatura italiana come patrimonio dell'umanità. Nella nostra città, per i bolognesi, i portici non rivestono unicamente la funzione di arredo architettonico e di utile struttura per ripararsi dalle intemperie o dal sole, ma hanno da sempre assunto anche il ruolo di punto di incontro, di spazio dove gruppi di cittadini e amici si danno appuntamento. Sono anche il luogo sul quale si aprono bar, ristoranti, negozi, teatri e cinema. In poche parole, rappresentano anche una parte importante della realtà culturale ed economica di Bologna.

Obiettivi

Partendo da tale presupposto, le due associazioni, che operano nel campo della foto-grafia con particolare attenzione al reportage sociale e di evoluzione del territorio, hanno sviluppato questo progetto, cercando di dare un contributo, dal punto di vista ico-nografico, alla candidatura dei portici presentata dal Comune di Bologna. Mettendo in secondo piano il tema semplicemente architettonico, in quanto questo aspetto è già stato ampiamente documentato e raccontato da fotografi importanti come Paolo Monti, l’idea centrale che è alla base del nostro progetto fotografico è quella di cercare di raccontare i portici dal punto di vista umano e relazionale, raccontare scene di vita quotidiana, per descrivere l’aspetto multiculturale delle realtà e delle persone che vivono, lavorano e convivono sotto i portici. Un modo per raccontare la vita che si svolge sotto i portici e anche i cambiamenti che sono intervenuti negli ultimi mesi. Come conse-guenza di questo approccio, quindi, interessare i cittadini alla valorizzazione e alla narra-zione di ciò che il portico rappresenta. Ciò permetterebbe, in ultima analisi, di coinvolgere attivamente gli abitanti di Bologna nel supporto alla candidatura.

Metodi

Un gruppo di fotografi delle due associazioni cercheranno di raccontare la realtà sfac-cettata dei portici come spazio comune e sociale della città, sia del centro cittadino sia nelle periferie (un terzo dei portici sono ubicati fuori dal centro storico), con partico-lare attenzione ai luoghi indicati come più rappresentativi, utilizzando il mezzo fotogra-fico e raccogliendo, tramite interviste fatte da giornalisti professionisti, anche le idee e le impressioni delle persone. L’indagine fotografica e giornalistica come detto, porrà particolare riguardo al tema so-ciale e di condivisione di spazi e momenti di vita, incentrandosi soprattutto sul quotidiano di queste realtà. Dalla vita familiare a quella lavorativa, dalla socialità alle attività delle associazioni e dei comitati. Ai fotografi e ai giornalisti si affiancheranno videomaker e anche alcuni illustratori, che apporteranno la loro interpretazione del tema. Con la collaborazione di questi ultimi, è previsto il coinvolgimento di ragazzi delle scuole superiori, come è già stato fatto in precedenti esperienze, con un workshop che pro-durrà altro materiale, fotografico e video, per avere anche una visione nuova e origi-nale dei giovani sulla vita della città. A tale scopo, opportuni contatti sono già in corso con docenti, che hanno accolto con entusiasmo il progetto.

Risultati

Indicativamente le riprese fotografiche possono essere realizzate iniziando dalla primavera 2021 per concludersi nell’autunno dello stesso anno, con l’ipotesi di una mostra a novembre 2021 in Sala Ercole. Questo progetto, realizzato in questo particolare periodo, può diventare un’evidenza di come vi si a piena collaborazione da parte della cittadinanza per la candidatura dei portici a Patrimonio dell’Unesco. Dalle immagini raccolte durante la campagna fotografica si ricaveranno:

  • Una selezione di circa 300 immagini fotografiche digitali ad alta risoluzione
  • Una mostra che associa testi, fotografie e disegni
  • Una pubblicazione a stampa composta da immagini e testi
  • Una multivisione digitale, che include anche il materiale prodotto dai ragazzi delle scuole

Durante il periodo espositivo, in collaborazione con l’amministrazione Comunale, po-tranno essere organizzati anche incontri con i cittadini che saranno soggetti delle riprese e delle immagini per la mostra. I prodotti del progetto restano di proprietà comune, oltre che degli autori, dell’Amministrazione Comunale e delle Associazioni facenti capo al programma, che si danno reciprocamente autorizzazione al loro utilizzo.

Collaborazioni

È in corso di perfezionamento un accordo con l’Ordine degli Architetti che ha già espresso il suo interesse al progetto. Inoltre, sono in fase di definizione anche accordi con Hera e con una casa editrice che hanno, anche loro, già espresso interesse al progetto. Da parte nostra c’è inoltre piena disponibilità a collaborare con la Cineteca di Bologna e altri enti e/o associazioni che hanno presentato altri progetti relativi ai portici.

Chi siamo

ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA TEMPO E DIAFRAMMA - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma nasce da un’idea di un gruppo di foto-grafi e ha come obiettivo quello di diffondere l’arte della fotografia. Iscritta nell’Elenco delle Libere Forme Associative del Comune di Bologna e iscritta FIAF, organizza attività di sensibilizzazione e formazione rispetto alla fotografia e alla sua cul-tura. Le attività di Tempo & Diaframma:

  • Cura della parte fotografica di eventi benefici, quali Race for the Cure, Happy Hand, Cefa for Africa, Corsa per la città organizzata dall’Ospedale Sant’Orsola, Abba Road, Istituto Ramazzini, M’illumino di meno per la Casa dei Risvegli.
  • Collaborazioni con quartieri e associazioni attive in città, con l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese e con altri Comuni e Musei dell’Area Metropolitana.
  • Organizzazione di corsi, workshop, incontri, concorsi nazionali.
  • Realizzazione e produzione di mostre fotografiche e volumi di fotografia.
  • È partner di I.TA.CA’ – migranti e viaggiatori, festival del turismo responsabile.

ASSOCIAZIONE CULTURALE TERZOTROPICO - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Nata nel 1998, opera nel settore della comunicazione e della divulgazione, con parti-colare riguardo ai temi ambientali e sociali, utilizzando principalmente la fotografia come mezzo divulgativo. Numerose sono le collaborazioni con Comuni, Regione e altri comuni italiani per la creazione di eventi culturali, anche orientati alle scuole. Collabora tuttora con importanti con enti, istituzioni e associazioni locali e nazionali. Le attività di TerzoTropico:

  • Ideazione e gestione di progetti fotografici.
  • Realizzazione e produzione di mostre fotografiche e volumi di fotografia.
  • Creazione e gestione di eventi e manifestazioni, come ad esempio CLOSER, in col-laborazione con Witness Journal e della sezione fotografia di I.TA.CA’ – migranti e viaggiatori, festival del turismo responsabile.
  • Gestione sezione fotografica del festival RESILIENZE e di Terre di Tutti film Festival.
  • Organizzazione di workshop in Italia e all’estero.
  • Scenografie di spettacoli teatrali.

L’associazione TerzoTropico vanta inoltre tra i soci esperti nel campo della multivi-sione e delle applicazioni multimediali. Da vari anni cura le mostre fotografiche esposte alla QR Photogallery (www.qrphoto-gallery.it), nella prestigiosa cornice del quadriportico dell’ex Ospedale Roncati, in Via Sant’Isaia, 90, grazie alla preziosa collaborazione con l’Azienda USL di Bologna.

Informazioni aggiuntive

  • Luogo: Bologna
  • Data: Lunedì, 27 Gennaio 2020